Mercati&Turbolenze: Cosa succede e perché mantenere la calma.
- Nicolò Giammaria

- 7 mar
- Tempo di lettura: 2 min

Nelle ultime settimane, i mercati finanziari globali hanno vissuto una significativa volatilità. Vediamo insieme cosa sta realmente accadendo e perché non c'è motivo di farsi prendere dal panico.
L'inizio delle turbolenze
Tutto è iniziato con l'inflazione persistente e i tassi d'interesse elevati nelle principali economie mondiali.
L'elezione di Trump ha poi accelerato queste dinamiche, creando quello che potremmo chiamare un "giro sulla montagna russa" dei mercati, con continui sbalzi tra ribassi e brevi rimbalzi.
Chi vende e perché
Sul mercato americano si sta combattendo una battaglia tra chi compra perché vede opportunità nei titoli scesi del 30-40% e chi vende perché è costretto a farlo:
Investitori con leva finanziaria: molti operatori hanno investito usando denaro preso in prestito.
Quando i titoli perdono valore, le piattaforme li obbligano a vendere, creando un circolo vizioso di vendite forzate.
Carry trade in difficoltà: la strategia di prendere in prestito Yen per comprare azioni tech americane sta fallendo: i titoli tech sono scesi, il dollaro si è indebolito contro lo Yen e i tassi giapponesi stanno aumentando.
Algoritmi automatici: i fondi quantitativi, guidati da programmi informatici, vendono automaticamente quando certi parametri vengono superati, senza considerazioni umane.
Non è (solo) colpa dei dazi
Contrariamente a quanto riportato da molti, le tariffe annunciate da Trump non sono la principale causa di questa discesa, ma un ulteriore elemento che aumenta le turbolenze.
Le ragioni sono principalmente tecniche, legate all'uso eccessivo della leva finanziaria.
Le tensioni geopolitiche
Le relazioni tese tra Trump e l'Ucraina di Zelensky hanno aggiunto ulteriore incertezza, influenzando particolarmente i mercati europei.
Anche i mercati delle materie prime risentono di questa instabilità, con il petrolio che mostra forti oscillazioni e l'oro che ha toccato nuovi massimi storici.
Perché mantenere la calma
Nonostante la situazione, ci sono ragioni per non farsi prendere dal panico:
Molte vendite sono già avvenute: parte delle liquidazioni forzate è probabilmente già stata completata.
Protezioni in atto: numerosi investitori hanno acquistato strumenti di protezione dai ribassi.
Cause tecniche, non fondamentali: questa discesa è dovuta principalmente a meccanismi di mercato, non a un crollo dell'economia reale.
Opportunità di acquisto: molti titoli di qualità sono disponibili a prezzi interessanti.
La volatilità è normale: i mercati hanno sempre attraversato fasi turbolente che si sono rivelate temporanee.
Conclusione
In momenti come questi, è fondamentale mantenere una prospettiva di lungo termine.
La storia insegna che chi ha saputo restare calmo durante le fasi di volatilità ha ottenuto risultati migliori rispetto a chi ha ceduto al panico.
La diversificazione del portafoglio resta la migliore protezione, insieme a una strategia che considera il proprio orizzonte temporale e la propria tolleranza al rischio.



