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Mercati in allerta: dazi, trimestrali e nuove incognite.

  • Immagine del redattore: Nicolò Giammaria
    Nicolò Giammaria
  • 1 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

Giornata intensa sui mercati finanziari.

Gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Trump, hanno ufficializzato una nuova raffica di dazi commerciali, colpendo un ampio ventaglio di Paesi: 39% di imposte sui beni svizzeri, 35% sul Canada, 30% sul Sudafrica, 25% sull’India, 20% su Taiwan e 15% su Unione Europea, Giappone e Corea del Sud.

Alcuni, come il Messico, avranno 90 giorni per negoziare.

La Cina ha tempo fino al 12 agosto.


La mossa, in parte attesa, ha però introdotto sorprese dell’ultimo minuto, generando ulteriore confusione e incertezza.

Le logiche dietro i nuovi dazi sembrano poco chiare e poco coordinate, lasciando i mercati in balia delle reazioni politiche.


Inflazione, dazi e crescita sotto pressione

L’aumento dei dazi potrebbe portare a un rialzo dei prezzi sui beni importati e a un rallentamento dell’economia, perché molte aziende potrebbero rimandare investimenti in un contesto così instabile.

Intanto, la stagione delle trimestrali – che finora ha sostenuto i mercati – volge al termine, lasciando spazio a una narrazione più cauta: meno ottimismo, più attenzione ai rischi.


Apple sorprende, Amazon frena

Nel frattempo, riflettori puntati su due giganti della tecnologia:


  • Apple ha stupito in positivo: 94 miliardi di ricavi (+9,6% annuo) e utile per azione di 1,57 dollari, ben oltre le attese.

    In Cina – dove era in difficoltà – torna a crescere, spinta soprattutto dalle vendite di MacBook e del nuovo iPhone 16e. Anche i servizi (abbonamenti, App Store, cloud) vanno forte.

    Il titolo, penalizzato nei mesi scorsi, ha reagito con un +2% nell’after hours.


  • Amazon, invece, ha pubblicato dati solidi (ricavi a 167,7 miliardi e utile operativo oltre le attese), ma il mercato si è concentrato sulla cautela per i prossimi mesi.

    Sotto la lente, soprattutto, la crescita del settore cloud (AWS), che rallenta rispetto ai concorrenti come Microsoft e Google.

    Il titolo ha perso il 7,3% nell’after hours, anche per via delle prese di profitto dopo il rally dei mesi scorsi.


Cosa aspettarsi ora

Il contesto si fa più complicato. I mercati devono fare i conti con:

  • una crescita economica a rischio,

  • tensioni commerciali crescenti,

  • e meno supporto dalle trimestrali.

La sostenibilità dei colossi tech e l’effetto reale dei nuovi dazi sull’inflazione e sugli investimenti saranno le grandi domande delle prossime settimane.

Il primo agosto potrebbe essere ricordato come un punto di svolta.

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